LA_NUOVA_GRAVINA_VECCHIA_di_MASCIANDARO SALVATORE IL PIANO ECONOMICO

Fondamentale importanza a questo punto assume la valutazione economica degli interventi progettati, che deve essere spinta a margini di errore massimo del dieci per cento.
Il promotore del progetto si impegna a farsi carico della ricerca sul mercato di tutti i prezzi più vantaggiosi in termini di forniture e/o prestazione d'opera, producendo una opportuna e cristallina documentazione di supporto alla valutazione successiva da parte dell'Amministrazione.
Si tratta di costituire un prezzario realmente corrispondente a quanto disponibile sul mercato, sul quale basare ogni eventuale contratto con le imprese e ditte fornitrici.
E' immediato valutarne i giovamenti in termini di economia globale, rispetto alla tradizionale asta pubblica che, pur se con il meccanismo dell'offerta al ribasso, parte da prezziari regionali quasi mai corrispondenti a quanto le piccole imprese artigiane riescono ad offrire nei loro preventivi alla clientela privata.
Con tale elenco prezzi sarà a questo punto possibile valutare nel complesso l'ordine di grandezza dello sforzo economico necessario, ottenendo una corretta ed attendibile valutazione, base indispensabile per una giusta pianificazione finanziaria dell'intero progetto.
E' opportuno sottolineare che i tradizionali strumenti urbanistici a disposizione delle Amministrazioni Comunali, quali piani particolareggiati o statuti straordinari, risultano nella pratica assai ferruginosi e di difficile attuazione nei tempi relativamente brevi che diversamente il progetto può garantire, per la qual cosa, pur non demonizzandone i contenuti, si ritiene tale risorsa utile nel conclamato caso di assenza di più valide alternative che ne garantiscano gli stessi risultati.
Si aggiunga a tal proposito la possibilità che il progetto offre, contrariamente ad altri approcci canonici, di iniziare la parte esecutiva solo nell'istante in cui si sono ricevuti in numero soddisfacente i consensi delle parti interessate, ovvero non si sottovaluti l'enorme possibilità di ridurre a termini praticamente nulli il rischio di operarsi per una ennesima " cattedrale nel deserto ", come molte altre esperienze purtroppo insegnano.